Festival Barocco con l’Orchestra Sinfonica di Sanremo – 25 gennaio – Chiesa Luterana Sanremo

“Uno spettacolo nello spettacolo vedere così tanta gente e di tutte le età seguire con tanta partecipazione i concerti del Festival di Musica Barocca” 

“Uno spettacolo nello spettacolo vedere così tanta gente e di tutte le età seguire con tanta partecipazione i concerti del Festival di Musica Barocca” 

“Sono molto felice per la risposta del nostro amato pubblico. Il Festival di Musica Barocca sta avendo un grande successo. Pur nelle mille difficoltà che l’attuale situazione ci sta proponendo, continuiamo a lavorare con passione. La risposta del pubblico ci dà sempre nuova energia. Un grazie sentito a tutti”. Queste sono state le prime parole di Giancarlo De Lorenzo, direttore dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo, alla fine del secondo concerto del Festival che ospitato la scorsa settimana nella suggestiva cornice della nuova Serra La Fenice di Villa Nobel.

“Prossimo appuntamento il 25 gennaio alla Chiesa Luterana dedicato alla Scuola Musicale Napoletana, con una prima assoluta!” 

“Prossimo appuntamento il 25 gennaio alla Chiesa Luterana dedicato alla Scuola Musicale Napoletana, con una prima assoluta!” 

Martedì 25 gennaio alle 17.30, per il terzo appuntamento del Festival di Musica Barocca, l’Orchestra Sinfonica di Sanremo tornerà a suonare nella Chiesa Luterana in Corso Garibaldi.

Martedì 25 gennaio alle 17.30

“Concerti Napoletani” è il concerto che sarà diretto da Giancarlo De Lorenzo e vedrà come violoncello solista Mariano Dapor che ci ha illustrato il programma:

“Concerti Napoletani”
Giancarlo De Lorenzo
blog link
Mariano Dapor

“La Scuola Musicale Napoletana ha radici profonde. Artisti provenienti da tutto il Mediterraneo, a partire dalle esibizioni di Nerone e dell’Imperatore Claudio, attendevano con fervore il giudizio del pubblico partenopeo.

A Napoli, nella seconda metà del 1400, fu istituita la prima scuola musicale italiana e forse europea grazie a Ferdinando I di Aragona e nello stesso periodo venne dato alle stampe uno dei primi dizionari di termini musicali della storia. Questa Accademia pose le basi per la nascente Scuola Musicale Napoletana.

Siamo in un periodo storico di grandi cambiamenti; Napoli era la città più popolosa d’Italia e in Europa dietro solo a Parigi e Londra. Dopo oltre due secoli di dominazione spagnola iniziata nel 1501, nel 1600 la città vide la famosa rivolta di Masaniello a causa del malgoverno spagnolo e la nascita di un’effimera repubblica indipendente. Nel corso della guerra di successione spagnola l’Austria conquistò Napoli (1707), ma la tenne per pochi anni, fino al 1734, anno in cui il regno fu occupato da Carlo di Borbone, che vi costruì uno stato indipendente il quale comprendeva tutto il Mezzogiorno italiano e la Sicilia. Insieme a Parigi e Londra, sotto la dinastia dei Borbone, Napoli rafforzò il suo ruolo divenendo una tra le principali capitali europee.

Ed è in questo contesto che operano, nei quattro Conservatori di Napoli, i compositori al centro di questo programma: Giovan Battista Pergolesi, Nicola Fiorenza, Leonardo Leo, Nicolò Porpora, Domenico Scarlatti.

Risalta la natura espressiva del loro stile, la grande inventiva, freschezza e libertà. Una sensibilità alla melodia vocale trasposta sullo strumento musicale con cura e competenza. Articolazioni ricche di fascino con alcune influenze arabe e giochi ritmici che sfalsano, grazie ad abili “emiole”, il metro della battuta. Armonie ricercate e giochi contrappuntistici sempre protesi alla ricerca di uno stile bello, raffinato ed elegante. Uno stile che vuole rappresentare in tutta la sua interiorità ed esteriorità l’Arte assoluta”.

In coda al programma due brevi brani la cui particolarità è legata al fatto che sono stati orchestrati il primo da Riccardo Zandonai e il secondo da Mariano Dapor. L’aspetto interessante è che la prima delle due orchestrazioni è stata scoperta in una biblioteca roveretana (Rovereto è la città di Zandonai) e forse quasi mai eseguita in concerto, mentre la seconda è una prima esecuzione assoluta e si basa su una fra le 555 Sonate scritte per clavicembalo solo da Domenico Scarlatti.

Ricordiamo che l’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti ed è consentito con Super Green Pass e mascherina Ffp2.

“Appuntamento con i protagonisti del Festival di Musica Barocca anche on line sui profili social della Sinfonica Sanremo”